La strategia marina (Direttiva 2008/56/CE) impone di raggiungere un buono/migliore stato dell’ambiente marino dell’UE principalmente attraverso partenariati pubblico-privato, al fine di stimolare la co-progettazione per condividere gli investimenti, i rischi, i vantaggi e le responsabilità tra settore pubblico e settore privato. In tale ambito e per quanto attiene l’economia ittica, i bisogni derivanti dell’analisi SWOT identificano come principali obiettivi quelli di:
In armonia con i principi della strategia marina, il FEAMP (ed analogamente il prossimo strumento finanziario FEAMPA) ha come obiettivi strategici:
Per traguardare tali obiettivi, Il FEAMP può sostenere investimenti che contribuiscano alla diversificazione del reddito dei pescatori tramite lo sviluppo di attività complementari, quali il turismo legato alla pesca sportiva, la ristorazione, nonché i servizi ambientali, le attività pedagogiche e storico-culturali legate alla pesca e all’acquacoltura; in tale ambito ricadono anche le attività di pescaturismo e, soprattutto, di ittiturismo.
In relazione in particolare all’ittiturismo, negli ultimi anni si è assistito, a livello nazionale, ad un crescente e significativo incremento da parte delle imprese ittiche che intraprendono questa attività, considerata a tutti gli effetti come risposta reale e concreta alla necessità di integrare il reddito derivante esclusivamente dalla pesca e dall’acquacoltura, oggi non più sufficiente.
Inoltre, l’ittiturismo, al pari del pescaturismo, rappresenta lo strumento per trasferire e “raccontare” al turista la storia, i legami e le tradizioni che caratterizzano e legano le comunità che vivono della pesca e dei prodotti del mare; un’occasione per far conoscere la cultura racchiusa in questi antichi mestieri, profondamente legata al territorio ed alle sue ricchezze. Ancora, l’ittiturismo è il mezzo attraverso il quale gli operatori possono avvicinare il pubblico alla dieta mediterranea, ricca e variegata e per molti aspetti ancora poco conosciuta. Infine, ma non meno importante, rappresenta una valida alternativa alla attività di cattura, contribuendo in modo significativo alla riduzione della pressione di pesca: “pesco meno e vendo meglio”.
Tuttavia, l’ittiturismo è ancora ostacolato da una serie di criticità che di fatto ne impediscono la piena valorizzazione e che possono essere così sintetizzate:
Affinché pesca- e ittiturismo possano esprimere appieno il loro potenziale, si rende pertanto necessario attuare una serie di iniziative che ne favoriscano un rapido sviluppo e che trattino queste tematiche a più livelli, a partire da quello normativo e regolamentare fino agli aspetti legati alla formazione, alla promozione, agli aspetti socio-culturali ed alla comunicazione.
In questo processo i FLAG del Mar Mediterraneo
Occidentale (Mar Ligure e Mar Tirreno) rivestono un ruolo fondamentale; proprio in virtù della loro profonda conoscenza del territorio, i FLAG possono effettuare una serie di iniziative volte a rilanciare questa attività innovativa:
Ecco che in tale contesto si inserisce il progetto di cooperazione proposto “MedLife – Mediterranean Life – Un mare dove viaggiano anche le idee”, che si pone l’obiettivo strategico di valorizzare e potenziare l’ittiturismo e più in generale le attività di diversificazione dell’attività di pesca e acquacoltura, considerati come reale strumento per lo sviluppo sostenibile della pesca e dell’acquacoltura future, attraverso lo scambio e la condivisione di nuove ed innovative idee che ne garantiscano il pieno e rapido sviluppo.